Anne Rice nei suoi libri parla spesso di vampiri (Serie delle Cronache di Vampri) e streghe (Serie delle Streghe di Mayfair).
Nello "Schiavo del Tempo" la storia cambia, infatti ci racconta la storia dello spirito di un antico babilonese di nome Azriel, che per aiutare il suo popolo, viene sacrificato da alcuni sacerdoti necromanti che con l'nganno li tolgono l'anima, trasformandolo in uno spirito malvagio che vaga nello spazio senza ritorno fino ai giorni nostri, commettendo atrocita' per conto di coloro che possederanno le sue spoglie mortali, ossia le sue ossa, ma Azriel pur essendo uno spirito porta con se ancora un briciolo di bonta'.
Azriel vaghera' fino ai giorni nostri incontrando cosi' uno scrittore esperto di civilta' sumere, rimasto intrappolato nella sua baita in montagna a causa di una valanga, Azriel lo salvera' ed in seguito li raccontera' la sua triste storia che va dalla Babilonia Antica ai giorni nostri.
Il libro si divide in 2 parti:
Nella prima parte Azriel racconta la sua storia ai tempi dell'antica Babilonia e di come sia diventato uno spirito malvagio
Nella seconda parte Azriel parla dei tempi moderni e della sua disavventura contro Gregory Balkin, un uomo senza scrupoli.
Come mai la pagina 15?
nella pagina 15 c'e' una parte del racconto di Azriel allo scrittore Jonathan, dopo l'incidente alla baita
«È probabile, Azriel».
«Adesso riposa» disse. «La fronte è fresca. Aspetterò e veglierò, e se ti capiterà di vedermi trasformare di nuovo in quell'uomo, sappi che sto solo cercando di valutare se ogni volta mi riesce più difficile. Per me non era mai stato tanto difficile cambiare forma... per lo stregone che mi richiamava dalle ossa. Non mi era mai stato difficile creare l'illusione, per ingannare i nemici del mio padrone o quelli che rubavano o imbrogliavano.
«Ma adesso non mi è facile essere qualcosa di diverso dal ragazzo che ero quando tutto è cominciato. Quando mi sono bevuto le loro menzogne e sono diventato un fantasma e non il martire che mi avevano promesso. Adesso sdraiati, Jonathan, dormi. Lo sguardo è limpido e le guance hanno ripreso colore».
«Dammi ancora del brodo» dissi.
Così fece.
«Azriel, senza di te sarei morto».
«Sì, questo è vero. Ma avevo già un piede sulla scala celeste, ci ero sopra questa volta, ti dico, quando ho fatto la mia scelta, e pensavo che quando tutto fosse finito, e il Tempio distrutto, la scala sarebbe scesa di nuovo per me. I Chassidim sono puri e semplici. Sono buoni. Ma devono lasciare che a lottare siano i mostri come me».
«Signore Iddio» dissi. Gregory Belkin. Un piano folle. Ricordavo solo dei frammenti... «E c'era quella deliziosa ragazza» aggiunsi.
Posò la ciotola del brodo e mi asciugò il viso e le mani.
«Si chiamava Esther».
«Sì......
E' veramente un bel libro, te lo consiglio, soprattutto perche' la storia non e' cosi banale come puo' sembrare